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Webinar di @scuolasenzabulli all’istituto comprensivo “Federico Torre” di Benevento

Cyberbullismo, Falco (Corecom): “Didattica a distanza” attaccata dagli hacker

D’Amelio: “Bloccare questa forma subdola di violenza”

Webinar di @scuolasenzabulli all’istituto comprensivo “Federico Torre” di Benevento

14 Maggio 2020

 

BENEVENTO - “Dobbiamo difendere la didattica a distanza dalla violenza degli hacker con l’aiuto di tutti i ragazzi che devono contribuire a tenere alta la guardia contro i ‘zoom raid’ denunciando al Corecom e alle Autorità tutti i casi di cui sono a conoscenza”. Questo l’appello lanciato da Domenico Falco, presidente del Corecom Campania a margine del webinar realizzato da @scuolasenzabulli 2020, che ha coinvolto gli alunni dell’istituto comprensivo “Federico Torre” di Benevento, impegnati nella ‘Didattica a Distanza’.

“Non solo le scuole sono sotto ‘attacco’ ma anche gli oratori, il mondo del volontariato e dell’associazionismo sportivo come emerge dalla relazione della ‘Fondazione Carolina’ che solo nell’ultimo mese ha denunciato 121 casi di cyberbullismo con vittime tra i ragazzi e 89 con vittime tra i docenti ai quali vanno aggiunti 9 casi di “sexting” e 4 di “revenge porn”.

“Abbiamo ritenuto necessario proseguire nel compito di formare e informare gli studenti sui comportamenti da tenere per bloccare questa forma subdola di violenza – ha rimarcato Rosa D’Amelio, presidente del Consiglio regionale della Campania – trasformando questo periodo di profonda difficoltà dei nostri giovani in occasione per far crescere i rapporti umani”.

L’espansione del fenomeno del cyberbullismo è stato al centro dell’intervento di Maria Luisa Fusco, dirigente dell’istituto: “Il fenomeno è molto diffuso all’interno delle comunità scolastiche e per questo abbiamo realizzato percorsi didattici che invitano i ragazzi a riflettere su questi fenomeni. Abbiamo attivato accordi in rete con 30 scuole della provincia di Benevento condividendo problematiche, formazione del personale e dei genitori usufruendo anche del supporto offerto dalle forze dell’ordine”. 

Il coinvolgimento delle famiglie nei percorsi di contrasto al bullismo è stato sottolineato anche da Ivana Nasti, direttore del Servizio ispettivo dell’Agcom: “L’importanza del lavoro di squadra e del coinvolgimento di tutti i protagonisti della lotta al bullismo è sempre più determinante. Ragazzi, insegnanti, famiglie, istituzioni e forze dell’ordine devono fare fronte comune per creare una rete di sostegno alle vittime che devono sapere di non essere sole ad affrontare questo dramma e che è possibile uscirne”.

Tra i protagonisti dell’impegno sociale contro questi fenomeni anche il Rotary come testimoniato dal presidente del circolo Napoli Angioino, Nicola Pasquino: “Siamo in prima linea insieme al Corecom e alla Regione mettendo a disposizione tutte le risorse professionali di cui disponiamo per incentivare le politiche di prevenzione e l’assistenza alle vittime”. Tante le domande formulate dagli studenti che hanno partecipato al videoincontro indirizzate agli esperti.

“Il bullo spesso viene favorito da comportamenti rinunciatari all’interno della classe – ha evidenziato Giovanna D’Apolito, psicologa e psicoterapeuta – e bisogna intervenire per far emergere i disagi che si celano dietro vittime e carnefici. Restare in silenzio è sbagliato in tutti i casi perché significa non riuscire a gestire i rapporti sociali.  Ognuno deve contribuire a modificare gli atteggiamenti omertosi per far sì che tutti i protagonisti di questi episodi non si sentano soli e trovino il coraggio di denunciare”.

L’avvocato Valentina Varano ha portato una testimonianza forte di ciò che accade ai bulli quando vengono individuati e fermati dalle forze dell’ordine: “Tutta la loro apparente sicurezza e spavalderia si sgretola di fronte alle divise che intervengono per bloccarli e di fronte al magistrato del Tribunale per i minori che è tenuto a giudicarli. E’ bene che i ragazzi siano consci di questo perché devono sapere due cose: denunciare è fondamentale e la denuncia ha sempre come conseguenza la punizione del bullo. E’ necessario dare queste certezze per fare emergere tutti i casi sommersi che, nel tempo, diventano poi più difficili da snidare”.

Al termine della conferenza web (coordinata dai docenti Nadia Ranaldo, Paola De Toma, Diana Grasso, Paola Porcelli Maria Grelle) gli alunni dell’istituto hanno proposto una efficace esibizione lanciando espliciti messaggi di contrasto alla violenza fisica e psicologica.

 

Benevento, 15 maggio 2020

Video sul Webinar di @scuolasenzabulli all’istituto comprensivo “Federico Torre” di Benevento (clicca qui)

 

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